Martelletto giudice

Sentenze TAR Catania: Anffas non si arrende

Il ricorso al Tar Sicilia vinto da due famiglie socie Anffas ha riaffermato il diritto fondamentale di un progetto di vita individuale e personalizzato per ogni persona con disabilità: così come previsto dalla legge 328 del 2000.

Cosa si intende per Progetto di Vita?

È un piano volto alla piena integrazione e partecipazione nella comunità della persona con disabilità psichica e/o fisica. Sono quindi espresse, comprese e soddisfatte le necessità e i desideri del singolo soggetto, ma anche di tutto il nucleo familiare.
Non si tratta solamente di fornire la mera assistenza sanitaria, ma di costruire un vero e proprio “piano” ad hoc, modificato nelle diverse fasi della vita, attraverso il quale si punta all’inserimento nella società, nella vita scolastica e nel lavoro.

Nonostante la legge, i progetti non sono del tutto o per niente adeguati alla persona disabile e alla sua famiglia, in quanto erroneamente standardizzati.
Questo è quanto è stato attuato in Sicilia, nei comuni di Noto e Floridia, da parte dell’azienda sanitaria di Siracusa a danno di due famiglie socie Anffas, che non si sono arrese e hanno presentato ricorso al Tar Sicilia.

Con le sentenze n. 3659 del 6 dicembre 2021 e n. 3845 del 20 dicembre 2021, si dichiara infatti che quanto previsto dalla legge 328/2000 non è stato applicato correttamente: prevedendo un mero sostegno assistenziale, tralasciando tutto quello che concerne la specificità della persona e del contesto.
I due progetti hanno totalmente tralasciato: l’assegnazione di servizi che risolvessero la necessità di integrazione sociale, scolastica, lavorativa, di un case manager specifico, di un budget di progetto e della verifica periodica e della revisione per controllo ed eventuale adeguamento.

Viste le gravi mancanze, il Tar ha annullato entrambi i progetti di vita ed ha riaffermato che gli stessi devono essere definiti assicurando la più ampia partecipazione della persona con disabilità, della famiglia o di chi ne tutela gli interessi.

Mani aperte e immagine famiglia

Richiedere l’assegno unico e universale 2022

L’assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie, assegnato per ogni figlio minorenne a carico, residenti e domiciliate in Italia già a decorrere dal settimo mese di gravidanza, fino alla maggiore età o, in determinati casi, sino al compimento dei 21 anni.

Questo riconoscimento non ha però nessun vincolo legato all’età nel caso in cui si tratti di soggetti con disabilità.
A questo link le tabelle riassuntive per il calcolo dell’importo dell’assegno unico https://www.informazionefiscale.it/Tabelle-assegno-unico-2022-esempi-calcolo-ISEE.

Quali prestazioni copre l’assegno unico?

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfani;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Quali sono i requisiti richiesti?

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • residenza e del domicilio in Italia;
  • residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi.

Come e quando presentare la domanda?

Dal 1°gennaio fino al 30 giugno 2022 è possibile avviare le pratiche per richiedere l’assegno, accedendo con la propria identità digitale al servizio online dedicato sul portale Inps.

Per accedere direttamente al portale di richiesta online.

Francesco Faiella canottaggio

Contro le barriere dell’autismo: storia di Francesco, che rifornisce le macchine del caffè

“Ciao, mi chiamo Francesco e rifornisco distributori automatici di bevande, snack e prodotti no food”. Come un mantra, alla parola “distributori automatici”, Francesco Faiella, 22 anni, ripete la frase, sicuro che chi lo sta ad ascoltare capirà quanto è bravo. E per lui, che sin dalla nascita deve fare i conti con l’autismo, che fa da barriera al mondo “degli altri”, questo lavoro è una gran cosa. Vive a Torino, e suo padre Angelo, 56 anni (che con la moglie Tania Giagnotti, di 51, da vent’anni gestisce questo figlio speciale”), lo scarrozza in lungo e in largo, non solo per la città piemontese, rincorrendo tutti gli innumerevoli hobby che il ragazzo colleziona.

Dieci disabili diventano imprenditori

L’ultimo, da un anno in qua, quello dei distributori automatici, a dire il vero non è un hobby, ma un lavoro vero, che svolge con i suoi giovani colleghi, una decina di ragazzi autistici come lui dell’ex cooperativa sociale “Chicco Cotto”, poi confluita nella “IVS Italia – Your Best Break”, il più grande gruppo italiano specialista nella pausa grazie, appunto, ai suoi distributori automatici. Ne è nata l’impresa sociale Break Cotto, che rifornisce uffici, scuole, ospedali, biblioteche e grandi aziende. Questo impiego Francesco se l’è scelto dopo un’esperienza di alternanza scuola-lavoro, quando ancora frequentava l’istituto Rosa Luxemburg di Torino. “È li che ho imparato cosa sono i distributori automatici – dice – . Mi è servito molto, anzi moltissimo”.

Autistico in culla

E non è stato affatto facile arrivare a questo punto. Perché a Francesco, la condizione di bambino autistico, è stata diagnosticata a 2 anni d’età. “È nato così – spiega il padre Angelo – ce ne siamo accorti perché non parlava, non ci guardava negli occhi e non rispondeva quando lo si chiamava. All’inizio abbiamo indagato, pensando che potesse non sentire. L’abbiamo sottoposto ad una visita audiometrica all’ospedale Molinette di Torino, per controllarne l’udito. E siamo stati fortunati, perché è proprio lì che si formano i logopedisti. Così siamo potuti subito risalire al problema. Indirizzati all’ospedale infantile, abbiamo ottenuto una diagnosi e tutto il necessario per iniziare il trattamento cognitivo comportamentale. L’autismo è un insieme di caratteristiche – prosegue Angelo Faiella – la principale è la compromissione significativa dei canali comunicativi, che, unita alla dispercezione sensoriale e al fatto che queste persone non sono in grado di comunicare i disagi, innesca situazioni problematiche. Noi abbiamo avuto la fortuna di ottenere una diagnosi precoce e di imbatterci nelle persone giuste”.

La scuola e l’amore per l’informatica

Per Francesco la riabilitazione è una compagna inseparabile, quasi come Esmeralda, la sua amica del cuore. Che, dice, “non è la mia ragazza: noi parliamo e scherziamo”. Anche la scuola ha fatto molto, l’ha proiettato verso l’informatica. “Sono andato in un istituto tecnico economico statale, la vecchia ragioneria, e mi sono diplomato con 80 su 100 – racconta – . Mi è piaciuto molto, soprattutto perché l’indirizzo che ho seguito era quello sui sistemi informativi aziendali, quindi programmazione informatica. Mi hanno detto che sono bravo nel calcolo e nell’informatica, ma anche in matematica. È stato lì che, nel 2016, ho iniziato l’alternanza scuola lavoro con la cooperativa sociale “Chicco Cotto”. Tutto è nato perché ho conosciuto don Andrea, in occasione della manifestazione per l’autismo del 2 aprile 2016, che si fa ogni anno. Frequentavo la 3ª superiore e dovevo iniziare l’alternanza. Don Andrea mi ha aiutato. Mi sono trovato molto bene: all’inizio facevo tante belle cose: offerte speciali, programmavo i distributori automatici. Così, quando ho finito la scuola ho continuato a farlo”.

Lo sport, secondo amore

Ma chi l’avrebbe mai detto che un ragazzo autistico potesse essere quattro volte campione italiano di canottaggio, partecipare a lunghe camminate sulla via Francigena, fare sci, cimentarsi nel doppiaggio e avere un proprio gruppo musicale? La prova vivente è Francesco, con i suoi innumerevoli hobby. Il canottaggio, prima di tutto. “Sì, sono stato campione italiano quattro volte – conferma – . L’equipaggio è formato da disabili intellettivi che gareggiano nel circuito Capital Cup, a cui partecipano anche campioni olimpionici. Lì ci sono anch’io: sai che emozione quando ho conosciuto l’allenatore Agostino Abbagnale. E in alcune gare hanno avuto come timoniere Peppiniello Di Capua, che guidava appunto i fratelli Abbagnale. Mi piace tanto andare a fare trasferte in giro per l’Europa: a febbraio 2020, ad esempio, ero in Portogallo. Ma a novembre 2017 sono stato a Zagabria, e alcuni miei compagni pure ad Amsterdam, Budapest e Vienna”. “E poi faccio pure sci alpino a livello agonistico: ho vinto agli Special Olympics, gare riservate alle persone con disabilità intellettiva”. Nell’estate scorsa Francesco ha affrontato una camminata di 235 chilometri sulla via Francigena, da Proceno a Roma. Erano in 30, di cui 18 operatori e 12 ragazzi autistici. E l’estate prossima, a fine giugno, pensa di fare il bis, perché ne stanno organizzando un’altra da Bari a Matera.

Tra musica e doppiaggio

Il doppiaggio serve ai ragazzi affetti da autismo per recuperare il filo delle emozioni. Francesco si è cimentato in questa arte frequentando lo studio di registrazione a Porta Nuova, sempre a Torino. Quello che affronta da un po’ di tempo è un laboratorio studiato per ragazzi con Sindrome di Asperger e autistici. “Attraverso il doppiaggio imparano cose di cui sono carenti: sia l’espressione con la voce degli stati d’animo, che la comprensione degli stati d’animo stessi attraverso la modulazione della voce – sottolinea papà Angelo – . Il laboratorio li aiuta ad esprimere emozioni con l’intonazione della voce e a riconoscere le emozioni utilizzando lo stesso canale comunicativo”. “Prima non capivo quando mio papà era arrabbiato, ma adesso sì”, dice soddisfatto Francesco. Che per comunicare utilizza anche la musica. “La mia band è nata a marzo 2020, si chiama “Turin Tendency”, e la sera ci troviamo in sala prove – spiega – . Mi piace. All’inizio, quando andavo a lezione di pianoforte, nel 2012-2013, suonavo jazz. Ma ho sperimentato anche la musica classica e abbiamo composto una canzone. Dei cantautori italiani mi piace Pino Daniele”.
L’anno scorso, in periodo di lock down, per Francesco la musica è stata l’unica via d’uscita: ogni giorno suonava il piano, registrava e metteva il video su you tube. “Non potevo caricare i distributori automatici, e questo mi mancava – conclude – . Dalla mia casa vedevo la strada e sognavo di avere un appartamento tutto mio, dove abitare con gli amici. Altrimenti, lo diceva anche il mio papà, avrei ricominciato ad agitarmi: dondolare e sventolare le mani. E io quello stress non lo voglio provare”.

Scritta PNRR&disabilità

PNRR & Disabilità: online l’edizione di dicembre 2021 della rivista Anffas

Anffas Nazionale è lieta di comunicare che è finalmente disponibile la nuova edizione di dicembre 2021 della sua rivista “La Rosa Blu” – anche per questo numero in versione esclusivamente online – dal titolo ‘”PNRR & Disabilità“.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Si tratta di un’edizione molto importante per la rete Anffas e, più in generale, per il mondo associativo delle persone con disabilità: la rivista è principalmente dedicata a rappresentare la portata epocale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un tema peraltro di grande attualità per il mondo del Terzo Settore, per ciò che attiene gli aspetti legati alla disabilità. Un numero che, piuttosto che concentrarsi su un singolo aspetto tematico, spazia – grazie ai preziosi contributi ivi inseriti a cura degli esperti Anffas e non solo – su vari temi aprendo interessanti prospettive Nello specifico, sulle politiche sulla disabilità e, più in generale, su un nuovo modello di welfare, universale, generativo e solidale.

Il tema della disabilità all’interno di un programma strategico”

Per la prima volta il tema della disabilità all’interno di un programma strategico di ampia portata, come quello delineato dal PNRR, viene trattato in termini di mainstreaming. Ovvero, non più come un tema settoriale relegato a specifici interventi. Ma, appunto, come un tema che attraversa trasversalmente l’insieme delle politiche di sviluppo e di welfare dell’intero Paese”. Queste le parole del Presidente Nazionale Anffas, Roberto Speziale, nel presentare il nuovo numero della rivista su PNRR & Disabilità.

Un percorso che garantisca la Qualità della Vita

Pertanto, l’auspicio di Anffas è che, attraverso tale pubblicazione dedicata a PNRR & Disabilità, si accresca la consapevolezza di tutte/i rispetto al lungo e non poco complesso percorso intrapreso dall’Italia verso un modello

  • che sia finalmente conforme ai paradigmi sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle Persone con Disabilità (CRPD);
  • e che garantisca a tutte/i le/i cittadine/i con disabilità e alle loro famiglie dignità, diritti umani, civili e sociali. Nonché Qualità di Vita all’interno di comunità inclusive e solidali dove nessuno viene lasciato più da solo o indietro.

I diversi soggetti a vario titolo interessati (Istituzioni, amministrazioni locali, enti del Terzo Settore, famiglie e persone con disabilità, etc.) sono chiamati a rispondere a questo impegno.

Il tutto anche alla luce dei recenti sviluppo sul disegno di legge delega in materia di disabilità. Il Senato lo ha approvato all’unanimità lunedì 20 dicembre.

Come leggere la rivista

Il link per leggere la rivista – in versione totalmente sfogliabile, scaricabile e stampabile – è il seguente https://my.flipbookpdf.net/brPZV.

Qui potete trovare delle semplici spiegazioni che illustrano le modalità di lettura.

Il link al qr-code, invece, è disponibile cliccando qui: https://my.flipbookpdf.net/brPZV/qr. Basta aprire la fotocamera del proprio cellulare, inquadrare il qr-code e poi cliccare sull’avviso che compare sul telefono. Tale avviso riporta direttamente alla pagina in cui visualizzare la rivista.

Augurando buona lettura a tutte/i, cogliamo l’occasione per augurare serene festività!

Ospiti e operatori Centro diurno

Centro diurno Anffas in zona Vallette a Torino: una realtà fondamentale in un contesto sociale difficile

Il 1° dicembre, a pochi giorni dalla giornata mondiale sulla disabilità, il giornalista della Stampa Leonardo Di Paco ha intervistato il presidente dell’Anffas Torino APS Giancarlo D’Errico. Il contesto dell’intervista è il centro diurno e residenziale di via Fiesole 15 a Torino, nel quartiere delle Vallette, direttamente gestito mediante la collegata Fondazione Anffas Torino Dignitade. Tra gli argomenti: sostegno e qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo.

Clicca qui per leggere l’articolo

60 anni di storia e impegno

Il presidente ha ricordato la storia di ormai più di 60 anni dell’associazione. Anffas è abituata ad affrontare sfide quotidiane e trovare soluzioni concrete, dialogando con istituzioni e territorio. L’obiettivo è risolvere le problematiche che pesano sulle famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità. Famiglie che hanno trovato nell’associarsi e nell’auto-mutuo aiuto una via per affrontare nel miglior modo possibile la loro difficile situazione.

Centro diurno

Il centro diurno ubicato nella periferia nord è stato creato dalla Città di Torino per rispondere, almeno parzialmente, alle molte necessità. Un luogo dove le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo potessero essere assistite durante il giorno, svolgendo attività volte ad accrescere le loro capacità individuali e la propria vita sociale.

“Territorio difficile, avanti con il nostro impegno”

“Siamo presenti nel quartiere Vallette da 15 anni – ha dichiarato Giancarlo D’Errico – e abbiamo intenzione di rimanerci. Non è un territorio semplice, per diversi motivi. Fra i caseggiati della zona si vivono contesti sociali talmente gravi che difficilmente lasciano spazio alle problematiche del mondo della disabilità. Ma Anffas, come sempre nella sua storia, continuerà a prendersi cura dei propri familiari all’interno del centro mediante il suo personale altamente qualificato. Portiamo così avanti la nostra missione, cercando sempre un dialogo costruttivo e un punto di incontro con il territorio circostante. Perché – conclude il presidente – non vogliamo essere, e non ci consideriamo, un corpo estraneo”.

Telefono cellulare

Nuove agevolazioni 2022 su tariffe Internet e voce, sostegno alle persone con disabilità intellettiva

Tra le agevolazioni per le persone con disabilità previste per il nuovo anno, si parla anche di importanti aiuti nell’ambito dei servizi Internet e di telefonia. Un sostegno anche le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo. La Delibera di riferimento è la n.290/21/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del 23 settembre 2021 (clicca qui).

Le iniziative ipotizzate a sostegno delle persone con disabilità intellettiva

Ecco le iniziative ipotizzate, a sostegno anche delle persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo.

  • Ampliamento dei beneficiari delle agevolazioni. Finora le agevolazioni su Internet e telefonia sono riservate esclusivamente a persone cieche e sorde. Grazie alla nuova delibera saranno inclusi anche persone con disabilità mentale e/o fisica, come riportato nell’articolo 30, comma 7, della legge n.388/2000. Attenzione: gli aventi diritto sono quindi le persone “affette da handicap psichico o mentale di gravità tale da avere determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento”. Un sostegno importante anche le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo, le cui famiglie si riconoscono in Anffas.
  • Espansione delle offerte sulla rete mobile. Per la telefonia vocale sono previste esenzioni dal pagamento del canone di abbonamento al servizio telefonico e 180 ore gratuite di navigazione.
  • Argomento rete fissa. I provider di servizi telefonici sono tenuti a fornire il servizio di accesso ADSL gratis e uno sconto del 50% del canone mensile di qualsiasi offerta flat, semiflat, voce. Infine, gli utenti hanno anche diritto a richiedere un miglioramento tecnico del servizio.

Come usufruire delle agevolazioni

Per usufruire delle agevolazioni, i clienti sono tenuti a compilare un modulo fornito dalla compagnia telefonica. Va allegato il certificato che attesti la disabilità. Compresa, ricordiamo, la disabilità intellettiva e i disturbi del neuro sviluppo.

Eseguito l’invio della documentazione, le compagnie telefoniche sono tenute a gestire la pratica entro e non oltre i 30 giorni a partire dalla consegna della stessa. Dal 1°gennaio 2022 fino al 1° aprile 2022 si potrà inoltrare tutta la documentazione richiesta per ricevere l’attivazione dei servizi telefonici a partire dal 30 aprile 2022.

Ministro Stefani con Disability Card

Sostegno per le persone con disabilità intellettiva: ad aprile 2022 arriva la Disability card

In arrivo un importante sostegno per le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo, le cui famiglie si riconoscono in Anffas. La nuova Disability card è stata presentata dal Ministro per le Disabilità Erika Stefani. Insieme a lei, il direttore dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato Stefano Imperatori e il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Da febbraio 2022 si potrà farne richiesta.

La nuova carta per le persone con disabilità intellettiva

Di che cosa si tratta e a cosa serve la nuova carta per le persone con disabilità, anche intellettiva e relazionale?

Questa tessera è disponibile per oltre 4 milioni di italiani che rientrano nei parametri richiesti. Sarà un comodo sostituto dei certificati medico-legali che attestano la disabilità del soggetto intestatario.

Come funziona la Disability card

Tramite il QR Code si potranno estrapolare i dati personali nel pieno rispetto della privacy. Sarà quindi possibile accedere gratuitamente o a un prezzo sensibilmente ridotto a trasporti, eventi culturali, musei e cinema. Darà inoltre la possibilità di accedere a servizi di enti pubblici e privati, usufruendo di sconti e agevolazioni. Tutto questo grazie alle convenzioni con il Ministero della Cultura.

Obiettivo: sostegno alle persone con disabilità intellettiva

L’obiettivo è quello di garantire la maggiore inclusione delle persone con disabilità (anche intellettiva e relazionale) nella vita sociale e culturale della comunità che li circonda. Nell’ottica di inclusione, la card sarà uguale in tutti i Paesi Europei aderenti, rilasciata in base a criteri omogenei (clicca qui). La richiesta dovrà essere inoltrata, compilando la modulistica che sarà messa a disposizione direttamente dal sito Inps, a partire dai primi mesi del nuovo anno.

Contrassegno di invalidità su automobile

L’accesso Ztl con il Telepass unico, un diritto fondamentale per persone il contrassegno di invalidità

“Il contrassegno di invalidità, oltre ad essere strettamente personale e non vincolato ad uno specifico veicolo, è valido su tutto il territorio nazionale”. Lo sancisce l’articolo 11/1996 del Decreto del Presidente della Repubblica n.503. Lo ha ribadito nel 2008 dalla sentenza 719/2008 dalla Corte di Cassazione.

Non basta esibire il talloncino di invalidità

Un diritto affermato, ma difficilmente applicabile nella vita di tutti i giorni. Per ognuno degli 8.000 comuni italiani in cui è presente la barriera Ztl, le persone con disabilità sono costrette a esibire il talloncino che attesta l’invalidità e a far valere i propri diritti. L’accesso a molte zone cittadine è problematico. Infatti gli strumenti di monitoraggio delle Ztl non sono in grado di rilevare – per ovvi motivi – la presenza del contrassegno, bensì la targa. Il conducente, per non incorrere in sanzioni, è tenuto a fornire una comunicazione/richiesta di valutazione del titolo di deroga. Comunicazione corredata di documentazione comprovante il diritto di passaggio. Il tutto entro e non oltre 48 ore dal passaggio all’interno della zona per quello che alla fine dovrebbe essere un passaggio legittimo.

Un meccanismo troppo elaborato. Fa perdere tempo in primis alla persona con disabilità. E anche a tutti i sistemi comunali italiani che si ritrovano a gestire grandi quantità di pratiche cartacee “superflue”.

Collegamento al servizio Telepass

Si intravede però una luce! La soluzione è collegare digitalmente il documento che attesti l’invalidità al servizio Telepass. Lo propongono Luca Trapanese, promotore di un progetto nato per far emergere in maniera chiara verità e diritti negati, e il presidente Anffas Piemonte Giancarlo D’Errico, che ogni giorno vive sulla propria pelle questo disagio.

In un’era fortemente digitalizzata, è una soluzione “banale”, applicabile tramite lo sviluppo di una semplice app. Eppure a oggi non si è ancora provveduto a risolvere questo problema esteso in tutta Italia. Un problema che rigarda non solo alle zone Ztl, ma a tutte le corsie preferenziali presenti nelle città.

Attori film Colegas
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Colegas: il film che racconta l’avventura di tre amici down

I protagonisti del film Colegas sono tre amici down. Stallone, Aninha e Màrcio sono tre ragazzi affetti dalla sindrome di down che partono per un intenso viaggio alla ricerca della propria libertà. Si ispirano alla visione del film “Thelma & Louise” di Ridley Scott. Rubano la macchina del giardiniere dell’istituto in cui vivono e senza meta viaggiano per il Brasile, ognuno con un desiderio da realizzare.

I desideri dei tre amici down

Ecco i desideri dei tre amici down protagonisti del film. Stallone vuole vedere il mare, Aninha sposare un musicista e Màrcio desidera volare come un uccello. Portano affetto e un pizzico di allegria e scompiglio in ogni città che attraversano, mossi da una grande forza di volontà ed estrema spensieratezza nei confronti della vita.

Il film sugli amici down è disponibile anche su Netlix

Il regista Marcelo Galvão realizza questo road movie drammatico e avventuroso, disponibile anche su Netflix. Il film è in lingua portoghese e brasiliana, con i sottotitoli in italiano. Il cast è composto da Amélia Bittencourt, Ariel Goldenberg, Breno Viola, Daniel Torres, Deto Montenegro, Giulia de Souza Merigo, Lima Duarte, Marco Luque, Monaliza Marchi, Rita Pokk e Rui Unas.

Qui il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6sZmDXDqsXk

Un altro consiglio cinematografico? Il film “Anna dei miracoli”.

Manifesto Anffas e palco concerto
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Musica e sostegno alla disabilità intellettiva: com’è andato il Blues per Janis?

Dopo una lunga assenza a causa della pandemia, si è svolta la quindicesima edizione di “Un Blues per Janis”. L’evento si è tenuto abato 27 novembre presso il Teatro Superga di Nichelino. L’ormai tradizionale concerto di raccolta fondi è organizzato da Anffas Torino come forma di sostegno alla disabilità intellettiva e relazionale.

Un blues per Janis

Sul palco si sono alternati oltre trenta musicisti dall’anima rock. Anche questa volta, con la loro entusiastica partecipazione, insieme al numeroso e caloroso pubblico, questi artisti hanno reso possibile raggiungere un importante obiettivo di solidarietà. Un sostegno concreto alla disabilità intellettiva e relazionale.

Raccolta fondi per i centri diurni e residenziali

Un’iniziativa improntata alla musica, al divertimento e all’impegno sociale. L’obiettivo è raccogliere fondi destinati a inserire un percorso di pet therapy per le persone con disabilità ospiti dei centri diurni e residenziali gestiti da Anffas a Torino.

Obiettivo raggiunto, grazie a tutti

Siamo riusciti a raccogliere il finanziamento necessario per portare a termine il progetto! Grazie ai tanti volontari, ai rappresentanti delle istituzioni, ma soprattutto ai tanti amici di Anffas.

Quindi ci teniamo a dire un grande e sentitissimo grazie a tutti coloro che hanno partecipato in qualsiasi veste. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni passo in avanti nell’attuazione del progetto!

Le edizioni precedenti, sempre in sostegno alla disabilità intellettiva

Neanche la pandemia ha fermato il “Blues per Janis”. Clicca qui per ascoltare “Dear Mr. Fantasy” suonata a distanza dai musicisti amici di Anffas Torino.

L’ultima edizione che si è tenuta dal vivo a Nichelino: clicca qui. Qui l’edizione precedente, che si era svolta a Grugliasco: clicca qui.