Contrassegno di invalidità su automobile

L’accesso Ztl con il Telepass unico, un diritto fondamentale per persone il contrassegno di invalidità

“Il contrassegno di invalidità, oltre ad essere strettamente personale e non vincolato ad uno specifico veicolo, è valido su tutto il territorio nazionale”. Lo sancisce l’articolo 11/1996 del Decreto del Presidente della Repubblica n.503. Lo ha ribadito nel 2008 dalla sentenza 719/2008 dalla Corte di Cassazione.

Non basta esibire il talloncino di invalidità

Un diritto affermato, ma difficilmente applicabile nella vita di tutti i giorni. Per ognuno degli 8.000 comuni italiani in cui è presente la barriera Ztl, le persone con disabilità sono costrette a esibire il talloncino che attesta l’invalidità e a far valere i propri diritti. L’accesso a molte zone cittadine è problematico. Infatti gli strumenti di monitoraggio delle Ztl non sono in grado di rilevare – per ovvi motivi – la presenza del contrassegno, bensì la targa. Il conducente, per non incorrere in sanzioni, è tenuto a fornire una comunicazione/richiesta di valutazione del titolo di deroga. Comunicazione corredata di documentazione comprovante il diritto di passaggio. Il tutto entro e non oltre 48 ore dal passaggio all’interno della zona per quello che alla fine dovrebbe essere un passaggio legittimo.

Un meccanismo troppo elaborato. Fa perdere tempo in primis alla persona con disabilità. E anche a tutti i sistemi comunali italiani che si ritrovano a gestire grandi quantità di pratiche cartacee “superflue”.

Collegamento al servizio Telepass

Si intravede però una luce! La soluzione è collegare digitalmente il documento che attesti l’invalidità al servizio Telepass. Lo propongono Luca Trapanese, promotore di un progetto nato per far emergere in maniera chiara verità e diritti negati, e il presidente Anffas Piemonte Giancarlo D’Errico, che ogni giorno vive sulla propria pelle questo disagio.

In un’era fortemente digitalizzata, è una soluzione “banale”, applicabile tramite lo sviluppo di una semplice app. Eppure a oggi non si è ancora provveduto a risolvere questo problema esteso in tutta Italia. Un problema che rigarda non solo alle zone Ztl, ma a tutte le corsie preferenziali presenti nelle città.