CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) com’è nata e a cosa serve

La CAA nasce negli anni Cinquanta del ‘900 grazie all’esperienza di Michael Williams, una persona con difficoltà comunicative. Nei suoi primi anni comunicava con suoni comprensibili solo ai suoi genitori, mentre con le persone esterne all’ambiente familiare, tracciava dei gesti nell’aria come per scrivere parole. Questo succedeva fino a quanto un suo collega gli portò una tabella alfabetica, che rivoluzionò positivamente e migliorò il suo modo di comunicare con il mondo esterno.

Tra gli anni Sessanta e Settanta, insieme alla progressiva accettazione delle disabilità, iniziò ad esserci un processo di crescita e sviluppo dei linguaggi
alternativi: fra i primi promotori si annoverano le comunità di sordi con la Lingua dei Segni. Negli stessi anni ad Iowa City venne condotto un primo programma di CAA rivolto a bambini con paralisi cerebrale infantile e simultaneamente si sviluppano macchine da scrivere adattate a questo nuovo tipo di linguaggio.

Dopo molti anni di ricerche e sviluppi, il CAA attraverso l’utilizzo di gesti, simboli, immagini ed ausili tecnologici, è utilizzato anche per persone con ritardo
mentale grave anche comunicativa: non esiste però un metodo standard applicabile a tutti. La Comunicazione Aumentativa Alternativa deve necessariamente essere adattata alla singola persona, adattandola ad esigenze e difficoltà personali, apportando continui cambiamenti nel corso del tempo e della vita del soggetto.

Si definisce aumentativa in quanto non sostituisce la comunicazione già acquisita, bensì consiste nell’integrare e migliorare le competenze già
presenti con ausili aggiuntivi come vocalizzazioni, gesti e segni. Avvalendosi a volte di supporti diversi dal mondo del linguaggio come i mezzi tecnologici,
la CAA è definita anche
alternativa.

Quali sono i vantaggi del CAA?
– permette di esercitare la propria volontà, fare
scelte, rifiutare, acconsentire, raccontare ed esprimere i propri stati d’animo.
– permette di esercitare la memoria e riuscire a memorizzare informazioni e testi.
Solitamente in Italia si inizia ad usare il CAA in età prescolare, di modo che si inizi ad esercitare questo nuovo tipo di comunicazione prima dell’inserimento
scolastico. Questo tipo di comunicazione risulta efficace non solo per il/la bambino/a disabile, ma anche per tutti quei compagni che hanno problemi di
comprensione o stranieri che imparano una lingua nuova: un linguaggio basato su associazione immagine-concetto, fa sì che apprendimento e memoria siano più
facili per tutti.