Locandina Film Copperman
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In ognuno di noi c’è un supereroe: Anffas consiglia il film Copperman

Copperman (l’uomo di rame), film del 2019 diretto da Eros Puglielli con Luca Argentero attore protagonista, racconta con sensibilità e delicatezza il tema della disabilità intellettiva, pur senza mai citarla direttamente. E’ un film che permette di trascorrere una serata in famiglia in modo allegro e intelligente: un buon consiglio, in questo periodo di lockdown in cui siamo tutti obbligati a rimanere a casa.

La recensione del sito mymovies.it (clicca qui)

Anselmo è un bambino molto particolare. Dotato di grandissima fantasia e sensibilità, affronta la quotidianità da solo con la madre in maniera tutta sua: ha sviluppato un’ossessione per i colori, per le forme circolari e soprattutto per i supereroi. Desidera tanto possedere anche lui dei superpoteri per poter salvare il mondo come il padre, che in realtà lo ha abbandonato subito dopo la sua nascita. Questo desiderio cresce dopo aver conosciuto Titti, una bambina molto stravagante, che però viene costretta ad allontanarsi presto da lui. Anselmo cresce ma non smette di guardare il mondo in maniera infantile tanto che, grazie all’aiuto di un caro amico di famiglia, si trasforma in Copperman, l’uomo di rame, che di notte aiuta a ripulire il proprio paese dalle ingiustizie. Le responsabilità di Copperman diventeranno più grandi quando finalmente Titti tornerà a casa.

Questo di Eros Puglielli sembra un cinema di altri tempi. Non solo per le atmosfere vintage date da una (curatissima) scenografia che riporta direttamente indietro ad altri anni, ma soprattutto per l’approccio genuino e fresco con cui si avvicina a certe tematiche. L’espediente supereroistico qui non ha infatti nulla di ultraterreno, ma diventa una semplice fantasia infantile per affrontare dei traumi, delle problematiche intrinseche nei personaggi. Senza pietismo ed al tempo stesso senza superficialità, si mettono in campo le classiche dicotomie tra buoni e cattivi filtrate dagli occhi di un bambino che non è mai cresciuto.

Vengono alla mente alcune opere di Jean-Pierre Jeunet in cui non ci si interfaccia solo con il racconto di un personaggio, ma il suo mondo diventa visivamente anche quello dello spettatore. Ed è quello che prova a fare Puglielli con il proprio film e quello che riescono a ricreare anche i bambini (non) cresciuti interpretati perfettamente da Luca Argentero e Antonia Truppo.

La linea sottile tra il gioco infantile e la complessità di certe dinamiche messe in campo è percorsa con molta cura, forse anche troppa, tanto che a volte si ha la sensazione che questa delicatezza abbia frenato un po’ l’elemento di intrattenimento e l’impatto emotivo del film sullo spettatore. La tenerezza e la semplicità con cui la figura del supereroe viene scissa dalla grande macchina industriale degli ultimi anni per ridimensionarla ad uno spazio umano, però, travalica anche qualche imperfezione nella struttura narrativa e stabilisce il vero pregio del film, ovvero quello di guardare oltre certi schemi e provare ad aprire il nostro cinema ad approcci inusuali. Uno sforzo coraggioso e lodevole, da sostenere.

Palloncino blu
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Venerdì 23 ottobre la giornata seminariale “Autismo e comorbilità psichiatriche”

È fissata per venerdì 23 ottobre la giornata seminariale “Autismo e comorbilità psichiatriche”, organizzata dal dottor Marco Rolando, Direttore S.C. Neuropsichiatria Infantile ASLTO3, all’interno del Master in “Autismi: percorsi diagnostico terapeutici e strategie d’intervento” anno accademico 2019/20 del Dipartimento di Scienze Cliniche Biologiche, diretto dal professor Pasquale Pagliaro e coordinato dal dottor Marco Rolando.

Il seminario sarà condotto dalla dottoressa Sara Calderoni, NPI IRCCS Fondazione Stella Maris e ricercatrice Università degli Studi di Pisa, e si svolgerà da remoto tramite l’utilizzo della piattaforma Cisco Webex Meetings.

Di seguito il programma della giornata del 23 ottobre 2020:

  • 9-10.45: Comorbidità psichiatriche nei Disturbi dello Spettro Autistico
  • 10.45-11: Pausa
  • 11-12.45: Trattamento multidisciplinare dei comportamenti problema
  • 12.45-13: Discussione
  • 14-16: Casi clinici

La partecipazione al seminario è gratuita.

È richiesta la conferma di partecipazione entro e non oltre le ore 16 di martedì 20 ottobre, inviando una mail a pamela.fantin@unito.it, indicando nominativo partecipante e indirizzo mail con cui accederà all’incontro. Qualche giorno prima del convegno vi arriverà via mail link per accedere alla riunione.

mani colorate con la vernice
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“Io cittadino”, progetto per la consapevolezza e l’autorappresentanza dei giovani con disabilità intellettiva

“Io cittadino” è un progetto di solidarietà sociale finanziato dal programma European Solidarity Corps. Ha una durata di 12 mesi – da settembre 2020 ad agosto 2021 – e sono previste, per ogni mese, 4 ore di attività e 2 ore di monitoraggio.

L’obiettivo principale di “Io cittadino” è la partecipazione di un gruppo di giovani con disabilità di tipo intellettivo alla vita democratica in relazione con gli altri. Le attività interattive di educazione civica sono finalizzate all’apprendimento e alla consapevolezza, in modo che questi ragazzi possano prendere posizione, difendere e comunicare le proprie scelte, sia personali che del proprio gruppo di appartenenza.

Il secondo obiettivo è la condivisione di strumenti ed esperienze per la comunicazione indipendente, con strutture di supporto alle quali rivolgersi nei diversi ambiti della vita quotidiana, dai contesti personali a quelli professionali e comunitari.

Il terzo obiettivo è il raggiungimento e il consolidamento nei giovani della consapevolezza di appartenenza europea, tramite la trasposizione in contesti simulati – come il Parlamento Europeo – delle attività di comunicazione e decision making.

In conclusione, il progetto aumenterà la consapevolezza dei giovani con disabilità intellettiva e il loro apprendimento di metodologie per l’autodeterminazione e l’autorappresentanza attraverso:

  • l’apprendimento di pratiche di comunicazione efficace, per facilitare il dialogo tra pari, attraverso simulazioni e tecniche di educazione non formale;
  • il supporto alla comunicazione con i decisori politici e le istituzioni per il raggiungimento di obiettivi stabiliti dal gruppo stesso;
  • la realizzazione e la promozione di eventi pubblici organizzati dai giovani stessi;
  • la produzione di un video motivazionale, condivisibile con altri giovani e associazioni, e di un tool-kit a testimonianza del progetto e come prodotto moltiplicabile in altre realtà,

Il successo più grande del progetto sarà la partecipazione dei giovani alla pianificazione, gestione e analisi dei risultati del progetto stesso.

Per maggiori informazioni sul programma European Solidarity Corps, visitare il link: https://europa.eu/youth/solidarity_it.

Locandina Visioni Inclusive
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Visioni inclusive: cultura e autismo – Torino, Alessandria e Novara, dal 19 al 25 ottobre

Per la partecipazione agli incontri del 19-20-21: coloro che desiderano essere presenti in sala devono registrarsi entro il 15 ottobre fino al numero massimo consentito

Chi vuole partecipare on line deve inviare una mail a info@cinemanchio.it per ricevere le credenziali di accesso a ZOOM

CULTURA, INCLUSIONE, DIRITTO ALLA VITA

Gli scenari per una cultura che intervenga nei processi di integrazione sociale e di consapevolizzazione.
Nel quadro delle proposte avanzate da +Cultura Accessibile, che hanno come obiettivo la nascita di un nuovo Welfare Culturale, l’autismo e le problematiche connesse a questo disturbo del neurosviluppo hanno da sempre uno specifico risalto.
In che modo la Cultura, nella pratica e nella fruizione, può entrare nelle dinamiche riabilitative e nel vissuto della quotidianità?
Quali sono i modelli più adeguati per garantire alle famiglie un supporto tangibile e continuo attraverso la fruizione e l’esperienza culturale?
Queste sono tra le domande più urgenti a cui bisogna dare risposte concrete.
Devono essere abbattute le barriere sociali per risolvere le necessità quotidiane delle centinaia di migliaia di famiglie che devono affrontare le complessità legate all’autismo.
Si sta finalmente diffondendo in Italia la consapevolezza che l’inclusione culturale serve a garantire più efficienza nei servizi alla persona. Questo sentimento va alimentato con la condivisione di esigenze, bisogni e soluzioni all’interno delle nostre comunità.
Partecipare attivamente ai percorsi culturali consente di evadere dalla solitudine e dall’invisibilità e sono questi, molto spesso, i principali fattori di esclusione e discriminazione.

Con questa iniziativa, si cercherà di individuare gli strumenti più efficaci per far sì che l’esperienza culturale diventi l’impulso decisivo per una coscienza più matura e condivisa.

Programma

INSIEME È PIÙ FACILE #insiemeèpiùfacile
Interventi dall’Italia e dall’Estero
19,20,21 ottobre dalle 9,30 alle 13,30 – Torino, Alessandria, Novara
Il pubblico potrà partecipare in presenza e on line su piattaforma ZOOM.
Nelle sedi dei Tavoli verranno garantite le norme di sicurezza Covid
Esperti, educatori, medici, insegnanti, genitori, ragazzi e mondo dell’associazionismo e della cultura dialogheranno sulla relazione tra Cultura e Autismo.
Ai tavoli della Sezione INSIEME È PIÙ FACILE si alterneranno testimonianze e competenze per individuare le migliori sinergie e i modelli più validi per una società inclusiva e armoniosa.
Sono previsti interventi on line di esperti nazionali e internazionali.
Particolarmente suggestivo sarà l’incontro con Temple Grandin, una delle più famose personalità con disturbo dello spettro autistico, che ha concesso un’intervista a +Cultura Accessibile.

I tre tavoli saranno condotti da

Torino
Silvia Chieregato psicologa psicoterapeuta. Collabora con il Centro regionale disturbi dello spettro autistico in età adulta dell’ASL Città di Torino, diretto dal Dott. Roberto Keller)

Alessandria
Dario Bonanno (psicologo-psicoterapeuta, dal 2009 specialista ambulatoriale presso la S.C. Salute Mentale dell’ASL AL)

Novara
Chiara Pezzana (neuropsichiatra infantile. Centroautismo, Novara)

Interverranno tra gli altri:
Marcello Napoli: docente e Body Percussion Therapist, violinista – Nuova Zelanda
Rouhollah Sharifi: progettista – Iran
Federico Agen: collaboratore onorario presso Università Complutense di Madrid – Spagna
Yajun Zhao: logopedista – Cina
Patrizia Da Rod: Associazione Promozione Sociale Teatro8
Silvia Varetto: La Venaria Reale
Costanza Colombi: Assistant Professor, Department of Psychiatry, University of Michigan
Temple Grandin: Professore Associato Colorado University

Le giornate verranno introdotte da
Alessandro Bertirotti: antropologo della mente e docente universitario
Stefano Pierpaoli: esperto di politiche culturali e coordinatore nazionale Cinemanchìo

AUTISM ON AIR #culturainclusiva
Contributi in streaming
22, 23 e 24 ottobre dalle 18.00 alle 19.30
Un palinsesto composto con i contributi dei partecipanti ai Tavoli che formerà una sorta di compendio di documenti, spunti e video per l’approfondimento dei temi trattati.
La messa in rete è a cura di +Cultura Accessibile e sarà disponibile sul canale YouTube di Cinemanchìo.
L’augurio è quello di formare una grande rete partecipata, dinamica e solidale che inserisca idee, proposte e segnalazioni per raggiungere un obiettivo straordinario di civiltà e di protagonismo nella società.

TORNIAMO AL CINEMA
Proiezione con adattamento ambientale
Chiude la settimana di Visioni Inclusive una proiezione Autism Friendly in contemporanea nelle tre città (titolo in corso di definizione).
L’evento conclusivo vuole trasmettere un messaggio a tutti per tornare a vivere i luoghi di aggregazione.
Al momento della definizione del programma non conosciamo le eventuali misure decise dalle amministrazioni locali ma vogliamo augurarci di poter vivere questo momento nel segno del riavvio del Paese.
Dovrà essere una festa piena di vita!

 

Visioni Inclusive

Con il patrocinio di ANGSA Nazionale, ANGSA Novara e ANGSA Torino, Abilitando Alessandria, Superando.it, ANFFAS, Associazione 2gether, Città di Torino, Comune di Novara, Provincia di Novara, Comune di Alessandria

In collaborazione con: ANGSA Torino, ANGSA Novara, Centro per l’Autismo E. Micheli (Novara), S.C. Salute Mentale dell’ASL AL (Alessandria), A.I.A.S Alessandria, Teatro8 – Associazione di promozione sociale, Neuro Peculiar Movimento per la Biodiversità Neurologica, Museo Nazionale del Cinema

Fonte: www.cinemanchio.it

Ragazzi che suonano strumenti musicali
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Nasce un nuovo progetto: laboratori musicali per ragazzi con disabilità

Un nuovo progetto, legato alla musica, sta nascendo in seno ad Anffas Torino: si tratta di un laboratorio musicale rivolto ai ragazzi con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo, che si terrà nella sede di via Bossi 24 a Torino. Almeno in una prima fase, il laboratorio si avvarrà di istruttori volontari, persone che conoscano la musica e abbiano voglia di insegnare a piccoli gruppi di ragazzi a suonare uno strumento.

Domani, mercoledì 2 settembre, ci sarà il primo incontro preliminare, con una decina di ragazzi coinvolti e un genitore, chitarrista per passione, che metterà a loro disposizione le sue conoscenze musicali. Verranno strutturati, in base alle adesioni e alle disponibilità, delle classi di 3 o 4 ragazzi che periodicamente si riuniranno per iniziare un percorso di avvicinamento alla musica, che con il tempo potrà diventare un corso professionale.

Chi è interessato a partecipare ai laboratori musicali e chi abbiamo voglia di mettere a disposizione degli altri le sue conoscenze musicali, è invitato a contattare Anffas Torino al telefono 011-3810723 o alla mail segreteria@anffas.torino.it.

PERCHE’ UN LABORATORIO MUSICALE?

Senza voler entrare nel campo della musicoterapia, disciplina che richiede la partecipazione di personale adeguatamente formato, la musica è un linguaggio capace di comunicare, trasmettere emozioni, percezioni, informazioni, contenuti.

Le persone con disabilità intellettiva e relazionale, che spesso hanno difficoltà nell’utilizzare il sistema di comunicazione convenzionale, possono trovare nella musica un mezzo per interagire con gli altri, esprimere emozioni e bisogni, liberarsi dallo stress, dare sfogo alla propria creatività. Nello stesso tempo, la musica esercita l’autocontrollo, insegna le regole di utilizzo dello strumento e di convivenza con gli altri, perché suonare in compagnia è sempre più bello.

Roberto Keller
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Come affrontare i comportamenti problema nell’autismo? Ce lo spiega Roberto Keller

In questo video del Centro Studi Erickson, il dottor Roberto Keller spiega come capire i comportamenti problema al fine di gestirli al meglio. Dopo aver decodificato il comportamento problema sarà possibile mettere in atto delle strategie di intervento.

Medico, specialista in psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta, Keller è responsabile del Centro Pilota della Regione Piemonte per i Disturbi dello spettro autistico in età adulta presso ASL TO2. Dirigente medico di psichiatria presso il Dipartimento di salute mentale ASL TO2. Docente a contratto presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica dell’Università di Torino e autore di circa cento pubblicazioni a livello nazionale e internazionale e docente a livello nazionale in numerosi corsi ECM.

Cyber Bullismo
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Una guida alla sicurezza online per DSA

«Tutti dovrebbero potersi sentire al sicuro online», scrive John Bennet, ingegnere esperto di dati e comunicazioni, su WizCase, un blog gestito da esperti nel testare e valutare gli strumenti e i prodotti della cybersicurezza. Ma navigare in internet espone a molte insidie, dal bullismo ai crimini virtuali, e se questo è vero per chiunque, a prescindere dalla propria estrazione sociale, lo è ancora di più per le persone con disturbi dello spettro autistico. Pubblicata sul blog, la Guida alla Sicurezza su Internet per Individui con disturbo ASD, ove l’acronimo ASD sta per “disturbo dello spettro autistico”, nasce proprio per andare incontro alle esigenze delle persone con autismo ed è fruibile online.

Clicca qui per consultare la guida

L’autismo, com’è noto, è una disabilità dello sviluppo che influisce sul modo in cui una persona comunica e si rapporta con le altre persone. In concreto, proprio perché si parla di “spettro”, esso si può manifestare con modalità più o meno severe. Semplificando molto, si può distinguere tra forme di autismo “ad alto funzionamento”, nelle quali la persona è capace di comunicare verbalmente ed è dotata di un’intelligenza normale o, in alcuni casi, addirittura superiore alla media, e forme di autismo “a basso funzionamento”, nelle quali la persona non riesce ad usare il linguaggio in modo appropriato e la capacità cognitiva risulta compromessa. La Guida presentata da Bennet si riferisce alle prime, nel momento in cui definisce il disturbo dello spettro autistico come «un disordine dello sviluppo che impatta il comportamento e la comunicazione. Chi presenta questo tipo di disturbo tende a vivere una vita relativamente normale, ma può necessitare di supervisione ed avere una capacità di giudizio non matura: tale tratto è stato identificato come pericoloso, se questi individui non vengono sorvegliati durante l’utilizzo dei loro dispositivi nel cyberspazio».

Queste caratteristiche non influiscono solo sulla capacità delle persone con autismo di riconoscere e fronteggiare i rischi delle diverse interazioni sociali, ma le espongono anche a quelli di «sviluppare abitudini compulsive online e dipendenze da internet», e di «essere più influenzabili dall’esposizione ai contenuti inappropriati».

Partendo dunque da questi elementi, la Guida sviluppa i seguenti argomenti:

  • Cyber-bullism
  • Comprendere il contesto dei messaggi online
  • iventare una vittima di truffe, manipolazione o hackeraggio
  • Esposizione a contenuti inappropriati
  • Sovraccarico sensoriale su Internet
  • Dipendenza da Internet
  • Come proteggerti sui social network più famosi
  • Appuntamenti online e ASD
  • Come capire se una persona è davvero chi dice di essere
  • Segnali che qualcosa possa essere sbagliato online
  • Modi per incrementare la sicurezza online del tuo bambino
  • Conclusioni

La Guida è ben articolata e fornisce indicazioni semplici su come affrontare le diverse situazioni. Essa fa spesso ricorso a realizzazioni grafiche con disegni esplicativi, e sebbene i testi di queste ultime siano in inglese, tutti i contenuti delle scritte sono tradotti in lingua italiana nella parte discorsiva. Nel complesso vi si tenta di trovare il giusto equilibrio tra divertimento e attenzione alle minacce. «Goditi il tuo tempo trascorso online, ma ricorda: sii sempre attento e tieni gli occhi aperti!», è infatti l’istruzione conclusiva.

Fonte: www.superando.it

Pila di giornali
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Nuovo progetto: una redazione di ragazzi autistici per una testata giornalistica inclusiva sul mondo del terzo settore

Un progetto di giornalismo inclusivo, con l’obiettivo di costituire una vera e propria redazione di ragazzi autistici ad alto e a medio funzionamento, che abbiano attitudine con il mondo della comunicazione nelle sue varie declinazioni (social, grafica, programmazione, scrittura), insegnando loro come incanalare il corretto tone of voice per curare una vera e propria testata giornalistica inclusiva. Un sito, prima di tutto, con fotografie, video, podcast e una forte interazione social, ma anche con la prospettiva di stampare un giornale cartaceo.

È il nuovo progetto di Anffas Torino, che con questa idea partecipa a Civitates, programma promosso dal Network of European Foundation (NEF) e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, “unʼiniziativa filantropica per la democrazia e la solidarietà in Europa che promuove la collaborazione fra soggetti della società civile, favorisce il dialogo pubblico e garantisce che tutte le opinioni possano essere ascoltate”.

Uno dei filoni tematici affrontati dal programma Civitates è rivolto al sostegno del giornalismo di interesse pubblico indipendente: Anffas Torino ha chiesto finanziamenti per un progetto di giornalismo inclusivo che sappia raccontare le principali notizie italiane e internazionali sul mondo del sociale e del terzo settore, mettendo in evidenza in particolare storie positive e best practice cui ispirarsi, provando al tempo stesso ad abbattere le barriere attraverso la capacità dei ragazzi stessi di autodeterminarsi, integrarsi e partecipare attivamente al progetto. La finalità di scambio, parola chiave in qualsiasi attività di comunicazione, è particolarmente significativa in un lavoro di questo genere: diventa traino di un innovativo approccio alla disabilità intellettiva, mette i ragazzi nella condizione di apprendere i rudimenti della comunicazione, favorisce percorsi di autonomia e nel contempo di socializzazione.

Anffas con la sua progettualità, fin dalla sua nascita, si è occupata di dare il proprio contributo per migliorare la società in cui viviamo, partendo dalla necessità specifica di permettere ad ogni ragazzo e ragazza con disabilità intellettiva di costruire un proprio percorso di formazione, all’interno del quale condividere esperienze utili alla crescita della persona, dalla maturità fino all’indipendenza. Lo scopo del progetto è quindi promuovere l’integrazione di persone con disabilità, favorendo lo sviluppo della loro autonomia lavorativa, dando supporto concreto ad un problema molto sentito dai genitori, il “dopo di noi”, attraverso la progettazione di un percorso graduale, che parta dal raggiungimento di un’autonomia personale di base per arrivare ad una sempre maggiore indipendenza, tagliando traguardi importanti per il riconoscimento della propria personalità e dei propri diritti.

Copertina Un Blues per Janis
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Blues per Janis non si ferma: Dear Mr. Fantasy suonata “a distanza”

Musica, condivisione e solidarietà non si fermano di fronte a niente: neanche l’emergenza sanitaria e sociale dovuta al coronavirus e il conseguente obbligo di stare in casa hanno potuto contenere quell’ondata di passione e divertimento che si concentra nel “Blues per Janis”, concerto con più di 30 musicisti che si tiene due volte all’anno (siamo ormai alla XIV edizione) e abbina alla buona musica la raccolta fondi per Anffas Torino.

La data fissata per questa primavera era il 17 aprile: ovviamente il concerto non si potrà svolgere (l’appuntamento è rimandato, se sarà possibile, a novembre), ma gli amici musicisti e cantanti hanno deciso di confezionare un video collettivo, bellissimo, in cui suonano tutti insieme. Perché la musica abbatte le barriere, unisce le persone intorno alla bellezza, all’armonia e all’altruismo.

Ricordiamo che il “Blues per Janis” è organizzato in memoria di Janis Daprile, una ragazza di 33 anni solare, piena di vita e generosa, sempre pronta a sostenere gli altri. Amava la musica, come tutta la sua famiglia: sono proprio il padre e la madre di Janis a unire tanti musicisti che, attraverso la musica, trasformano la dolorosa perdita in un momento di condivisione.

Locandina film Please Stand By
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CinemAutismo, sala virtuale sold out per il bellissimo “Please Stand By”

Sala (virtuale) sold out, nonostante fossero stati aggiunti ulteriori 500 posti ai 500 inizialmente previsti, per la visione in streaming del film “Tutto ciò che voglio – Please Stand By”, scelto per celebrare la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile. È stata un enorme successo la proiezione organizzata da cinemAutismo, la prima rassegna cinematografica dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, che ha dovuto sospendere l’edizione XII a causa delle disposizioni governative messe in atto per contenere l’epidemia di Coronavirus ma ha deciso di proporre, in alternativa, la visione gratuita online di un film che parla di autismo con l’intento di continuare a diffondere una cultura di inclusione e conoscenza dell’altro.

La pellicola di Ben Lewin, una commedia on the road con Dakota Fanning, Toni Collette e Alice Eve, racconta la storia di Wendy, una ragazza autistica di San Francisco che lavora in un fast food e vive in una casa-famiglia, sperando di poter andare presto a vivere con la sorella. Appassionata di Star Trek, Wendy sta scrivendo una nuova sceneggiatura della saga per un concorso indetto dalla Paramount, ma, quando si rende conto che non c’è più tempo per spedirla nei tempi prescritti, decide di scappare alla volta di Los Angeles per consegnare a mano il dattiloscritto in una complicata corsa contro il tempo…

“Film molto, molto bello – commenta Angelo Faiella di Anffas Torino – che affronta, come già da qualche anno avviene negli USA, il tema dell’autismo ad alto funzionamento con precisione e puntualità. C’è una grande maestria nel trasmettere, senza bisogno di spiegarla, la dispercettività sensoriale della protagonista che, rimasta senza il suo I-pod a causa di un furto, si ritrova catapultata, senza più filtri, in un mondo di suoni e rumori assordanti. Viene ben rappresentata, per esempio, la sua necessità di annotare le cose sull’inseparabile taccuino per poterle comprendere a pieno. Wendy, che viene definita “un genio” da chi la vede solo in un contesto strutturato e abituale, non riesce a far capire quanto per lei sia importante partecipare al concorso, anche perché chi dovrebbe ascoltarla non lo fa con la dovuta attenzione. Ma il concorso è solo un mezzo, lei vuole solo essere accettata, riavvicinarsi alla sorella e avere il permesso di prendere in braccio il nipotino, come una qualunque zia neurotipica. Nel film c’è un’altra contrapposizione importante che emerge tra chi non (ri)conosce la disabilità e chi invece sì: i primi fanno dei danni enormi mentre i secondi aiutano. Questo è un manifesto bellissimo sull’importanza della sensibilizzazione, conoscere vuol dire comprendere ed accettare”.

“La scena più bella del film – conclude Faiella -, che ai più sarà sfuggita per il suo significato, è quando la protagonista sfrutta la neurotipicità del suo interlocutore per fregarlo. Gli chiede: “Tu sai chi sono io?” e l’altro lo interpreta come un avvertimento, una minaccia. Invece si tratta della richiesta, tutta autistica, di una precisa informazione: se l’addetto alla sicurezza non sa chi è lei, non potrà recuperare e scartare il pacco che lei sta per mettere nella buca insieme agli altri. Questa chicca è geniale!”