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Primo incontro formativo su protocollo d’intesa tra Anffas e città di Torino

Protocollo di intesa tra Anffas e Città di Torino “sui compiti del tutore e dell’amministratore di sostegno”.

Si terrà venerdì 15 novembre dalle 9.30 alle 13, presso l’Antico Teatro dell’ex Poveri Vecchi in corso Unione Sovietica 220/D a Torino, il primo incontro informativo sul protocollo di intesa stipulato da Anffas Torino e Città metropolitana di Torino, per sensibilizzare “sui compiti del tutore e dell’amministratore di sostegno”. Il funzionario Diego Lopomo ufficializzerà questa collaborazione ai soci Anffas e ne illustrerà i punti principali a tutti coloro che sono interessati all’argomento.

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Come si legge sul protocollo di intesa, “Città metropolitana di Torino, titolare delle funzioni di supporto a tutori e amministratori di sostegno ai sensi della Legge regionale n. 1/2004, e Anffas Torino (…) collaborano gratuitamente per promuovere la cultura responsabile dei diritti dei soggetti fragili beneficiari di misure di protezione giuridica (tutela o amministrazione di sostegno), definendo buone prassi, garantendo la diffusione uniforme delle informazioni destinate al pubblico e migliorando l’efficacia e l’efficienza della protezione delle persone in condizioni di vulnerabilità”, attraverso la realizzazione delle “seguenti attività:

a) sensibilizzazione dei soci, degli utenti e degli operatori dell’Anffas Torino sulle questioni connesse alle misure di protezione giuridica e alla responsabilità genitoriale quando comportano l’intervento del Giudice tutelare o del Tribunale ordinario previo parere del Giudice Tutelare (formazione generale);

b) formazione specifica degli operatori degli sportelli S.A.I.? in materia di accertamento situazione patrimoniale iniziale, relazione iniziale nell’amministrazione di sostegno, istanza quadro nella tutela e rendicontazione periodica e finale di tutela/amministrazione di sostegno e sulle differenze rispetto ad altri documenti analoghi;

c) collegamento diretto tra lo sportello S.A.I.? e l’Ufficio di Pubblica Tutela nell’ambito delle consulenze fornite dal primo alla propria utenza in relazione alle attività indicate alla lettera b)”.