Giancarlo D'Errico
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Fondi nazionali, 6 milioni di euro per il terzo settore. D’Errico: “Risorse importanti, usiamole bene”

Ieri la riunione sui criteri di riparto convocata dall’assessorato regionale al Welfare con i rappresentanti regionali del Terzo Settore. Soddisfatto il presidente Anffas Torino e vicepresidente FISH Piemonte: “Ringrazio l’assessore Chiara Caucino per la disponibilità, lavoriamo insieme alla coprogettazione di servizi e supporti stabili”

 

“La riunione convocata ieri dall’assessorato regionale al Welfare per confrontarsi con i rappresentanti regionali del Terzo Settore sui criteri di riparto dei fondi nazionali è andata molto bene: ci tengo a ringraziare l’assessore Chiara Caucino per la disponibilità e l’attenzione con cui ha ascoltato le nostre istanze, è la giusta base di partenza per utilizzare in modo costruttivo i fondi a disposizione, che sono importanti e vanno gestiti al meglio per contrastare la crisi economica e sociale che stiamo vivendo”.

Così Giancarlo D’Errico, presidente Anffas Torino e vicepresidente FISH Piemonte, saluta con soddisfazione l’incontro che si è tenuto ieri mattina. Ad oggi, per il 2020 sono previsti quasi 6 milioni di euro complessivi, di cui oltre 1,9 accertati e circa 3,9 in attesa di approvazione definitiva con apposito decreto di assegnazione. Lo schema di riparto prevede l’assegnazione del 55% delle risorse alle organizzazioni di volontariato, del 40% alle associazioni di promozione sociale e del 5% alle fondazioni non bancarie.

“L’assessore – continua D’Errico – ha indicato gli obiettivi generali cui i progetti debbono tendere: contrasto alla povertà e riduzione delle ineguaglianze sono prioritari, ma quando si parla di salute, cultura, istruzione e sport, sono tutti argomenti che Anffas conosce bene. Sono la sostanza della nostra strategia di sostegno alle persone con disabilità intellettiva e alle loro famiglie, sono il nucleo dei tanti progetti che abbiamo in cantiere. Auspichiamo che il dialogo tra le parti prosegua in modo cordiale e collaborativo, nell’ottica della coprogettazione di servizi e supporti, a persone e associazioni, che diventino stabili nel tempo”.