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Il Torino Film Festival non è accessibile alle persone con disabilità sensoriale, cognitiva, intellettiva e/o relazionale

Il Torino Film Festival non è accessibile alle persone con disabilità sensoriale, cognitiva, intellettiva e/o relazionale. Infatti la mancanza di barriere architettoniche permette l’accesso alle persone con disabilità fisica (che, ricordiamo, sono meno del 10% delle persone con disabilità). Ma nessun film è stato pensato o adattato alle esigenze della stragrande maggioranza delle persone con disabilità. Nonostante la Legge Cinema (legge n. 220 del 2016) renda obbligatoria la resa accessibile dei film italiani e le manifestazioni patrocinate e/o finanziate dalla Città di Torino debbano essere fruibili a tutti.

Nessuna proiezione accessibile a tutte le disabilità

“Alla presentazione del TFF – denuncia Giancarlo D’Errico, presidente Anffas Torino – abbiamo constatato che nessuna proiezione è accessibile alla disabilità sensoriale, cognitiva, intellettiva e/o relazionale. A tutte le disabilità, nonostante le assicurazioni ricevute dall’associazione +Cultura Accessibile, di cui Anffas fa parte, a inizio anno. Solo dopo le rimostranze di Daniela Trunfio, sua rappresentante, è stato assicurato che alcune proiezioni sarebbero state accessibili alle persone sorde, oltre che alle persone con disabilità fisica. La pezza peggiore del buco! E gli altri disabili? Figli di un dio minore? Non degni di essere considerati consumatori di cultura? Evidentemente per gli organizzatori del TFF qualcuno è più uguale degli altri, come nella Fattoria degli animali di orwelliana memoria”.

Manifesto per l’accessibilità del patrimonio culturale cinematografico

Ricordiamo che proprio al Museo del Cinema di Torino ha ospitano nel 2019 la presentazione del “Manifesto per l’accessibilità e la fruizione in autonomia del patrimonio culturale cinematografico”. Tale documento, infatti, traccia le linee guida per un cinema realmente accessibile, redatto proprio da +Cultura Accessibile-Cinemanchìo. Tra le proposte concrete avanzate dal modello vi sono:

  • audiodescrizioni fruibili dall’utente tramite cuffie consegnate agli spettatori o tramite app utilizzate con il proprio dispositivo;
  • sottotitoli presenti nel film stesso o integrati da app per leggerli su adeguati supporti;
  • adattamento ambientale consistente in luci tenui e volume audio moderato.

D’Errico: “Discriminazione tra disabilità”

“Noi non ci stiamo – continua Giancarlo D’Errico – e non accettiamo questa discriminazione tra le disabilità. L’indifferenza delle istituzioni verso i nostri diritti sta diventando insopportabile. Chiediamo che chi il TFF lo organizza e chi lo finanzia affronti questa vergogna. Pretendiamo che la fruizione della cultura sia sempre aperta a tutti, che accoglienza e inclusione siano valori imprescindibili. Siamo pronti a collaborare per trovare la soluzione, ma non a sopportare l’indifferenza”.