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Un assistente virtuale per migliorare la vita delle persone con autismo

Un assistente virtuale per migliorare la vita delle persone con autismo. Si chiama AI Coach ed è un progetto all’insegna dell’innovazione, promosso dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in qualità di capofila e coordinatore, in partenariato con l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di Persone con Autismo).

Assistente virtuale per le persone con autismo

Realizzata grazie al contributo della Fondazione TIM, l’iniziativa punta sostanzialmente a realizzare un coach virtuale, dotato di intelligenza artificiale (Artificial Intelligence, “AI”, appunto). AI Coach dovrà supportare le persone con disturbo dello spettro autistico nell’implementazione dei comportamenti adattivi e delle autonomie nei vari ambiti di vita. Con particolare riguardo alle abilità comunicative e relazionali e all’autodeterminazione.

Un applicativo software utilizzabile sui dispositivi mobili

«Nello specifico – spiegano dall’ANFFAS – AI Coach, che si protrarrà fino al 2023, vuole fornire un supporto personalizzato e personalizzabile per la persona nello spettro dell’autismo e allo stesso tempo per la sua famiglia e gli operatori. E la realizzazione di uno strumento facilmente utilizzabile in autonomia e/o con il supporto dei caregiver attraverso dispositivi ampiamente disponibili e sostenibili. Il supporto in questione sarà un applicativo software utilizzabile sui dispositivi mobili. Sarà in grado di sollecitare, raccogliere, misurare, apprendere, elaborare e restituire informazioni utili al rafforzamento delle competenze concernenti le abilità comunicative e relazionali e l’autodeterminazione delle persone con autismo. Allo stesso tempo potrà anche essere utilizzato dalla rete di sostegno delle persone stesse (famiglia e operatori)».

Due versioni, una nello spettro dell’autismo, l’altra per il caregiver

A tal proposito saranno due le versioni dell’applicazione alla base del progetto. Una delle quali dedicata alla persona nello spettro dell’autismo e una al caregiver. Attraverso i loro diretti aggiornamenti e feedback, quale, ad esempio, la compilazione di un diario, unita all’analisi delle conversazioni realizzate tramite messaggisticaAI Coach valuterà e verificherà le informazioni raccolte. Aggiornerà il profilo dell’utilizzatore. E fornirà un’indicazione dei progressi e dei cambiamenti rilevanti nel comportamento/preferenze della persona e, quindi, dell’efficacia degli interventi.

Coinvolgimento delle persone direttamente interessate

«Particolare attenzione – sottolineano ancora i promotori – andrà proprio al coinvolgimento delle persone direttamente interessate. Perché sarà solo grazie al loro contributo che l’applicazione potrà essere sviluppata e costantemente aggiornata. Questo avverrà con la compilazione, anche attraverso l’utilizzo di simboli, immagini, stimoli vocali e visivi. Di una tavola delle situazioni, all’interno della quale si potranno indicare le modalità con cui la persona solitamente preferisce svolgere le diverse attività quotidiane nei diversi contesti di vita. Ad esempio: “mi piace dormire fino a tardi la mattina” oppure “non mi piace prendere la metropolitana nelle ore di punta”.

E di una “carta/passaporto della comunicazione”, volta a raccogliere le modalità di comunicazione preferite dalla persona, il vocabolario comprendente le espressioni più comunemente utilizzate e i significati a questi normalmente associati. Nonché i comportamenti che possono essere messi in atto per comunicare e il modo in cui solitamente la persona riceve sostegno o predilige riceverlo nei vari ambienti che frequenta. Ad esempio: “faccio fatica a comprendere le frasi ironiche”».

Gruppo tecnico e promotori

Il Gruppo Tecnico del progetto è composto da referenti dei vari Enti coinvolti. Ha anche il compito di fornire supporto allo sviluppo delle attività previste, definendo nel dettaglio le funzionalità del coach. Oltreché, ad esempio, aspetti quali la valutazione da effettuare e la formazione da proporre agli operatori.

L’ANFFAS Nazionale, come detto, è coordinatore e capofila, affiancato dall’ANGSA Nazionale, partner ufficiale. Collaborano inoltre a vario titolo le Associazioni Giuliaparla e Gruppo AspergerIDEGO (Psicologia Digitale) e l’Università di Trento (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Informatica).

Fonte: www.superando.it